La strega e il sabba
Vivo
con una bambola scura
da drizzare o storcere
secondo l’umore labile
L’amo
l’odio
nella piaga affondo il dito
Fitte lancinanti
ansie furenti
si lamenta
piange
Quando smette
la carezzo ovunque
Come in un tango
l’anima m’avvinghia
al cuor di fianco
malgrado l’abito stretto
privo di spacco
Un’ipnotica catarsi ci induce
a interpretare una danza
Passi rapidi
simultanei
sincronici
dinanzi a specchi inclinati
che non riflettono
neppure un’ombra di chi siamo.
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Rimembrando Gondal
Può l’avvenire di una bimba
paragonarsi all’evolversi del giorno?
Desideravi un’isola tutta per te
e l’avesti, Emily
Intrighi
sangue
vendette
ma anche amore
tanto amore
da suddividere ai regni rivali
Poi,
un giorno
la stupida insolenza di Charlotte
Will the day be bright or cloudy?
Ti chiudesti nel tuo mondo solitario
Cime tempestose opposte a quiete valli
rimembrando Gondal e il fiume oppresso
negli attimi sognanti del trapasso.
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