Edizioni

Remo Sandron

 

Via Fra Giovanni Angelico, 11

50121 Firenze

Tel +39 055 667042

Cell +39 334 2973805

 info@sandron.it

home casa editrice contatti catalogo novità link acquisti
 

da Dentro della cerchia antica di Lorenzo Conti Lapi

 

da  Pellicceria

 

Nella secreta camera

Diciamo, per lo meno fino a quando,
resterà traccia nella memoria,
di quella memoria che le cose ritiene
delle cose apprese, ed organizza e interroga la mente
mi resterà sotto maggior paragrafo ben scritta
nella mente quella frasetta della Vita Nuova
con la quale Maestro Dante chiama il cuore suo,
nella secreta camera.

Parlare al cuore, può far precipitare di colpo
l’alta voce del poeta, per quel tono troppo familiare
che fa dire mio cuore, e ancora mio cuore...
Per questo mi è sempre piaciuto di più
chiamare e pensare alla secreta camera dello cuore
come un luogo dove il cuore ragiona e a se stesso parla
e in se intende come anima semplicetta
che su ogni cosa sbatte.

L’intimità del cuore,
come condizione di assoluta libertà
l’intero della libertà, per cui meglio si specchia l’uomo
se parla al cuore, se almeno nella secreta camera de lo cuore,
può mantenere quella condizione di libertà sincera
e di sincerità libera necessaria (fur ewig)
per sempre, per ritrovarsi a vibrare felice in luce tersa.

 

da  Corso

 

Preghiera ad una madonnina all’angolo di una strada

Porta pace a colei che questi violetti fiori
in un verde vasetto di cristallo mise,
per la tua grande gloria,
questa minima cosa compì, e la gente che passa,
la ignora.

Porta pace a colei che aveva macchie marroni sulle mani,
quelle macchie che portano gli anni,
donò questi fiori immaginando bianche le tue mani,
fatte di nuvole rosa, baciate dal tuo amante
Colui che ha creato ogni cosa.

Porta pace a gli occhi di colei
che ti ha guardata pensierosa ed annoiata di tutto
sapendo che tu ti occupi di ogni cosa
e ogni preghiera ascolti,
anche se messa in un angolo
con una lampada rotta ed hai una sola devota
che ti mette dei fiorellini viola
ogni sera.

Porta pace a costei che ti chiama mia dolce, mia dolce Signora.